Società e amministratori non possono essere difesi dal medesimo legale di fiducia.

Sussistono, infatti, fra gli stessi interessi contrapposti. In caso di condanna dell’amministratore, la società potrebbe avvantaggiarsi della pronuncia di colpevolezza per recuperare somme e/o per ottenere risarcimenti. E viceversa, potrebbe per l’amministratore essere importante difendersi coinvolgendo la società a diversi livelli. Così come la responsabilità dell’uno (Ente), potrebbe escludere la responsabilità dell’altro (amministratore).

Per questo motivo la Corte di Cassazione Penale, con sentenza n. 50102/15 (del 21 dicembre 2015), ha statuito che il processo in cui l’Ente e l’amministratore hanno lo stesso difensore di fiducia è viziato per violazione del diritto di difesa dell’Ente e deve ripartire del primo grado. La decisione si è basata sull’interpretazione dell’art. 39 del D.Lgs. 231/2001.

DNLEX – De Nisi Lawyers Network: CHI DIFENDE LA SOCIETA’ NON PUO’ DIFENDERE L’AMMINISTRATORE.