Al pignoramento va aggiunto un nuovo avvertimento.

Cambia ancora una volta il codice di procedura civile.

Non c’è tregua per gli avvocati, costretti a rincorrere le novità che di mese in mese vengono proposte.

Con il Decreto Legge n. 59/2016 del 3 maggio scorso, in vigore dal giorno successivo, sono state introdotte modifiche al codice di procedura civile con riferimento alle esecuzioni forzate. Sono stati modificati gli artt. 492, 503, 532, 560, 569, 588,591, 596, 615 e 648 (le modifiche si possono trovare in fondo a questo articolo). Ha trovato ingresso il nuovo articolo 590-bis, riguardante assegnazione dei compendi pignorati non in capo al creditore ma in capo ad u terzo da doversi nominare entro 3 giorni dall’assegnazione. Ha subito modifiche integrative anche l’art 155-sexies delle disposizioni attuative del codice di procedura. Tornando al testo del nuovo articolo 492 cod. proc. civ., il pignoramento dovrà contenere, oltre a quelli già prescritti, “l’avvertimento che, a norma dell’art. 615, secondo comma, terzo periodo, l’opposizione è inammissibile se proposta dopo che è stata disposta la vendita o l’assegnazione a norma degli artt. 552 e 569, salvo che sia fondata su fatti sopravvenuti ovvero che l’opponente dimostri di non avere potuto proporla tempestivamente per causa a lui non imputabile“.

D.L. 59/2016, art. 4 – Disposizioni in materia espropriazione forzata

  1. Al codice di procedura civile sono apportate le seguenti modificazioni: a) all’articolo 492, terzo comma, e’ aggiunto in fine il seguente periodo: «Il pignoramento deve contenere l’avvertimento che, a norma dell’articolo 615, secondo comma, terzo periodo, l’opposizione e’ inammissibile se e’ proposta dopo che e’ stata disposta la vendita o l’assegnazione a norma degli articoli 530, 552 e 569, salvo che sia fondata su fatti sopravvenuti ovvero che l’opponente dimostri di non aver potuto proporla tempestivamente per causa a lui non imputabile.»; b) all’articolo 503, secondo comma, dopo le parole «dell’articolo 568» sono aggiunte le seguenti: «nonche’, nel caso di beni mobili, degli articoli 518 e 540-bis»; c) all’articolo 532, secondo comma, il secondo e il terzo periodo sono sostituiti dai seguenti: «Il giudice fissa altresi’ il numero complessivo, non superiore a tre, degli esperimenti di vendita, i criteri per determinare i relativi ribassi, le modalita’ di deposito della somma ricavata dalla vendita e il termine finale non superiore a sei mesi, alla cui scadenza il soggetto incaricato della vendita deve restituire gli atti in cancelleria. Quando gli atti sono restituiti a norma del periodo precedente, il giudice, se non vi sono istanze a norma dell’articolo 540-bis, dispone la chiusura anticipata del processo esecutivo, anche quando non sussistono i presupposti di cui all’articolo 164-bis delle disposizioni di attuazione del presente codice.»; d) all’articolo 560: 1) il quarto comma e’ sostituito dal seguente: «Il provvedimento e’ attuato dal custode secondo le disposizioni del giudice dell’esecuzione immobiliare, senza l’osservanza delle formalita’ di cui agli articoli 605 e seguenti, anche successivamente alla pronuncia del decreto di trasferimento nell’interesse dell’aggiudicatario o dell’assegnatario se questi non lo esentano. Per l’attuazione dell’ordine il giudice puo’ avvalersi della forza pubblica e nominare ausiliari ai sensi dell’articolo 68.»; 2) al quinto comma, e’ aggiunto, in fine, il seguente periodo: «Gli interessati a presentare l’offerta di acquisto hanno diritto di esaminare i beni in vendita entro sette giorni dalla richiesta. La richiesta e’ formulata mediante il portale delle vendite pubbliche e non puo’ essere resa nota a persona diversa dal custode. La disamina dei beni si svolge con modalita’ idonee a garantire la riservatezza dell’identita’ degli interessati e ad impedire che essi abbiano contatti tra loro.»; e) all’articolo 569, quarto comma, le parole «puo’ stabilire» sono sostituite dalle seguenti: «stabilisce, salvo che sia pregiudizievole per gli interessi dei creditori o per il sollecito svolgimento della procedura,» e dopo le parole «con modalita’ telematiche» sono aggiunte le seguenti: «, nel rispetto della normativa regolamentare di cui all’articolo 161-ter delle disposizioni per l’attuazione del presente codice»; f) all’articolo 588, dopo le parole «istanza di assegnazione» sono aggiunte le seguenti: «, per se’ o a favore di un terzo,»; g) dopo l’articolo 590, e’ inserito il seguente: «Art. 590-bis (Assegnazione a favore di un terzo). – «Il creditore che e’ rimasto assegnatario a favore di un terzo deve dichiarare in cancelleria, nei cinque giorni dalla pronuncia in udienza del provvedimento di assegnazione ovvero dalla comunicazione, il nome del terzo a favore del quale deve essere trasferito l’immobile, depositando la dichiarazione del terzo di volerne profittare. In mancanza, il trasferimento e’ fatto a favore del creditore. In ogni caso, gli obblighi derivanti dalla presentazione dell’istanza di assegnazione a norma del presente articolo sono esclusivamente a carico del creditore.»; h) all’articolo 591, secondo comma, dopo le parole «fino al limite di un quarto» sono aggiunte le seguenti: «e, dopo il terzo tentativo di vendita andato deserto, fino al limite della meta’»; i) all’articolo 596, primo comma: 1) dopo le parole: «provvede a formare un progetto di distribuzione,» sono aggiunte le seguenti: «anche parziale,»; 2) e’ aggiunto, in fine, il seguente periodo: «Il progetto di distribuzione parziale non puo’ superare il novanta per cento delle somme da ripartire.». l) all’articolo 615, secondo comma, e’ aggiunto, in fine, il seguente periodo: «Nell’esecuzione per espropriazione l’opposizione e’ inammissibile se e’ proposta dopo che e’ stata disposta la vendita o l’assegnazione a norma degli articoli 530, 552, 569, salvo che sia fondata su fatti sopravvenuti ovvero l’opponente dimostri di non aver potuto proporla tempestivamente per causa a lui non imputabile.»; m) all’articolo 648, primo comma, la parola «concede» e’ sostituita dalle seguenti: «deve concedere». 2. All’articolo 16-bis del decreto-legge 18 ottobre 2012 n. 179, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 dicembre 2012, n. 221, sono apportate le seguenti modificazioni: a) il comma 9-sexies e’ sostituito dal seguente: «9-sexies. Il professionista delegato a norma dell’articolo 591-bis del codice di procedura civile, entro dieci giorni dalla pronuncia dell’ordinanza di vendita, deposita un rapporto riepilogativo iniziale delle attivita’ svolte. A decorrere dal deposito del rapporto riepilogativo iniziale, il professionista deposita, con cadenza semestrale, un rapporto riepilogativo periodico delle attivita’ svolte. Entro dieci giorni dall’approvazione del progetto di distribuzione, il professionista delegato deposita un rapporto riepilogativo finale delle attivita’ svolte successivamente al deposito del rapporto di cui al periodo precedente.»; b) al comma 9-septies, primo periodo, le parole: «il rapporto riepilogativo finale previsto per i procedimenti di esecuzione forzata» sono sostituite dalle seguenti: «i rapporti riepilogativi previsti per i procedimenti di esecuzione forzata». 3. Le disposizioni di cui al comma 1, lettere a) e l), si applicano ai procedimenti di esecuzione forzata per espropriazione iniziati successivamente all’entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto. 4. La disposizione di cui al comma 1, lettera d), n. 1), si applica agli ordini di liberazione disposti, nei procedimenti di esecuzione forzata per espropriazione immobiliare, successivamente al decorso del termine di trenta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto. 5. La disposizione di cui alla lettera e) si applica alle vendite forzate di beni immobili disposte dopo il sessantesimo giorno dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto. 6. Le disposizioni di cui al comma 1, lettere f) e g), si applicano alle istanze di assegnazione presentate, nei procedimenti di esecuzione forzata per espropriazione immobiliare, successivamente al decorso del termine di trenta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto. 7. Ai fini dell’applicazione della disposizione di cui alla lettera h), si tiene conto, per il computo del numero degli esperimenti di vendita anche di quelli svolti prima dell’entrata in vigore del presente decreto.