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Da qualche anno abbiamo implementato il servizio del Network con la predisposizione ed il deposito delle dichiarazioni di successione, ossia quelle dichiarazioni di natura fiscale che risulta obbligatorio presentare entro un anno dal decesso del defunto dante causa, salvo i casi di esclusione dettati dalla legge. Si tratta di atto distinto e diverso dall’accettazione dell’eredità, come meglio spiegato in un nostro articolo (____).

Il servizio ha portato l’aumento delle richieste di assistenza stragiudiziale e giudiziali nelle controversie in materia successoria, come quelle sulla redazione di testamenti e/o gestioni preventive del patrimonio utili a regolare al meglio le volontà del disponente.

Anticipiamo all’attenzione del lettore non pratico del diritto quanto spieghiamo già al primo incontro a coloro che si rivolgono a noi perché “dobbiamo fare la successione” (spesso per vendere in fretta l’immobile ereditato): la dichiarazione di successione è solo un passaggio, dovuto ai fini fiscali. Per gli effetti della successione – a maggiore ragione per gli immobili – occorre altro.

Spesso le aziende sottovalutano l’importanza dei testi contrattuali che regolano i loro rapporti commerciali e delle loro Condizioni Generali di Contratto, di cui spesso apprendono appieno eventuali difetti solo quando ormai è troppo tardi.

Accade sovente che il personale della società cliente riferisca frasi come queste: “abbiamo sempre lavorato così non abbiamo mai avuto problemi”, “nessuno ha mai sollevato contestazioni per questi rapporti”, “ma abbiamo sempre spedito/fornito in questo modo”, “è stato bene così a tutti, ora questo soggetto si appiglia solo per dare fastidio”. Ed infatti, anche noi lo crediamo, i contratti servono solo marginalmente quando tutto va bene, quando non vi sono contestazioni, quando ‘tutto fila liscio’ per usare altra espressione comunue.

Tuttavia, nel momento in cui i rapporti con l’atro contraente si inclinano, il contratto deve potere essere d’aiuto all’impresa e al suo management; non può e non deve prestare il fianco ad eccezioni e/o a contestazioni della controparte. Ciò è tanto più vero quando, a fronte dell’inadempimento dell’altro contraente, l’altra deve procedere con il recupero crediti e/o con il risarcimento danni da inadempimento. Contratti bene formulati consentono un recupero crediti più veloce e più agevole, oppure cause più celeri per il risarcimento danni da inadempimento.

Il mondo dei mediatori immobiliari è diverso da quello che i più percepiscono dal di fuori, con uno sguardo spesso superficiale e frettoloso. L’organizzazione aziendale e lo svolgimento dell’attività sono molto più complessi di quanto lo si possa immaginare senza vivervelo giornalmente. Scoperto per caso molti anni addietro grazie ad una collaborazione con un gruppo di sei agenzie TECNOCASA, il fondatore del Network si è appassionato al mondo della mediazione immobiliare e, di riflesso, a tutto quello che interessa gli immobili in sé (locazioni, compravendite, divisioni, eredità, amministrazioni di sostegno ecc.).

Con REGOLD – oggi parte del gruppo IDEALISTA – è stato creato qualche anno addietro un servizio ad hoc per la consulenza degli agenti immobiliari, attraverso un metodo smart ed innovativo, tanto da essere poi preso ad esempio da altri enti che hanno come clienti e/o associati migliaia di mediatori immobiliari.

L’assistenza prestata dal Network è bidirezionale: in favore del mediatore professionale e corretto; oppure in favore del consumatore che, sfortunatamente, è incappato in soggetti meno professionali.