Gli orari ridotti delle cancellerie costringono gli avvocati a lavorare in stato di disagio. E’ stato annullato il provvedimento dell’ufficio di Presidenza e Dirigenza del Tribunale di Busto Arsizio che stabiliva la chiusura delle cancellerie il mercoledì  (salvo deposito di atti in scadenza). Così ha pronunciato il Tar Lombardia il 2 febbraio 2015, sentenza n. 355.

Vince, quindi, l’ordine degli Avvocati di Busto Arsizio contro il Ministero della Giustizia.

Ma la vittoria è dolce o amara? Forse amara, perché il personale non viene aumentato e, quindi, non sarà migliorata l’efficienza degli uffici.

Agli avvocati non resterà che agire per ottenere un risarcimento “per avere lavorato in condizioni di estremo disagio”? Pare difficile perseguire questa strada, atteso che la Cassazione n. 21725 del 2012, ha statuito, pronunciando su un ricorso proposta da un avvocato del Foro di Milano, che il danno da perdita di tempo a discapito di potenziale riposo, ristoro, ricreazione e benessere – pur rappresentando questi alti valori – non è risarcibile.

Il testo della sentenza è disponibile, richiedendola dal nostro sito dnlex.com

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