DNLN – Locazione (Rent) e Acquisto (Buy) di un immobile. Lo schema contrattuale denominato ‘rent to buy’ trova ora disciplina nella legge. Si tratta, in estrema sintesi, di un contratto che unisce locazione e (futura) vendita di un immobile.

Il conduttore (e futuro compratore) entra subito nel possesso e nel godimento dell’immobile, per il quale paga un canone. Metà dell’importo del Canone viene imputato all’affitto, l’altra metà in acconto sul prezzo della vendita.

Al momento della compravendita il prezzo finale da corrispondere sarà inferiore a quello di mercato del bene (atteso che parte del prezzo è già stato versato).

Questo è un vantaggio per chi deve ottenere il mutuo. Se ha già corrisposto, ad esempio, il 20% del prezzo e la banca gli riconosce l’80% del valore dell’immobile, il futuro compratore si vedrà, in sostanza, finanziato il 100% della somma da corrispondere.

In più, il fatto di avere corrisposto per tre anni i canoni al locatore/venditore è  presupposto importante per dimostrare alla Banca la serietà e la solvibilità di chi chiede il mutuo.

In caso il conduttore (non moroso) decida di non acquistare l’immobile alla data prefissata, la metà dei canoni versati, cioè quella imputata all’acconto prezzo, deve essergli restituita dal locatore.

Il nuovo schema contrattuale comporta molti vantaggi ma anche rischi di una certa rilevanza, sia in capo al locatore/venditore che in capo al conduttore/compratore. E su cui vale la pena essere bene informati prima di procedere alla sottoscrizione dell’accordo.

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