E’ illegittimo il sequestro dell’intero locale e non del solo impianto audio se è questo la causa dei rumori oggetto di denuncia da parte dei cittadini che assumono di subire disagi da inquinamento acustico da parte di locali pubblici.

Questo è il principio espresso dalla Cassazione, sez. Penale, con la sententza n. 9633 del 5 marzo 2015.

Nel caso deciso dalla Suprema Corte è stata, dapprima, esclusa la responsabilità penale del titolare del bar per gli schiamazzi esterni della propria clientela. Esclusa, quindi, l’imputabalità di tali rumori su chi conduceva l’esercizio, rimaneva da valutare l’entità della misura restrittiva del sequestro rispetto all’altra causa di rumori oggetto di denuncia: l’impianto audio in grado di propagare la musica all’esterno dei locali.

Ebbene, senza la responsabilità per gi schiamazzi delle propria clientela, la Corte ha statuito per l’illegittimità del sequestro dell’intero locale e la conseguete impossibilità di continuare a svolgere la propria attività commerciale. Secondo la Corte, le Autorità avrebbero dovuto porre sotto sequestro solamente l’impianto audio. Solo con riferimento ad esso, infatti, potevano essere mosse contestazioni di responsabilità al titolare.

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DNLEX – Inquinamento acustico locali pubblici